GLORIA CAMPANER | LESZEK MOŻDŻER

2020-05-07 20:45:00

Controtempo

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BIGLIETTI: ticket@controtempo.org / Circuito Vivaticket dal 6 dicembre 2019

Due linguaggi musicali a confronto: quello forbito, classico e terso della Campaner, da una parte e quello romantico, impetuoso e ricercato di Możdżer dall’altra. Un incontro artistico che si era già potuto saggiare con l’album «Live At Enter» e che si è ulteriormente evoluto in eclettici progetti live.
Compositore e produttore di successo, Leszek Możdżer è ritenuto la più interessante rivelazione del panorama jazzistico polacco dell’ultimo decennio. Forte di una solida preparazione pianistica classica, Możdżer collabora con musicisti internazionali del calibro di David Friesen, Pat Metheny, Billy Harper, Joe Lovano, Steve Swallow, e tanti altri. Ha registrato più di 100 album, raggiungendo spesso il prestigioso traguardo del Disco di Platino.
Gloria Campaner svolge attività concertistica nei principali Festival e Stagioni in ogni continente.  Solista richiesta dai principali Festival e Stagioni in ogni continente, Gloria Campaner è anche un’appassionata camerista e si distingue per la sua curiosità verso ogni occasione di sperimentazione. Dedicataria di varie composizioni contemporanee eseguite in prima assoluta, ha collaborato nel jazz oltre che con Możdżer anche con Stefano Bollani.

…un altro sigillo al connubio jazz e classica; un connubio che funziona, però, se gli artisti sono capaci di scambiarsi gli abiti, di condividere i loro rispettivi mondi e sanno mettere mani all’argilla e al fuoco per creare un solo linguaggio. Gloria Campaner e Leszek Możdżer sono i demiurghi di tale officina. 

Alceste Ayroldi, Jazz



Claude Debussy, Sergej Prokof’ev, Johann Sebastian Bach, Isaac Albéniz, Astor Piazzolla, Witold Lutosławski e Arvo Pärt, senza trascurare l’immortale Fryderyk Chopin…
Questi e altri saranno i grandi Autori sui quali Gloria Campaner e Leszek Możdżer intesseranno il loro dialogo.
Come ha scritto Ayroldi in una sua recensione per Musica Jazz:
"Dal vivo i due travolgono e infiammano la platea sciorinando un canzoniere senza tempo e senza bastioni di genere: da Claude Debussy col su Clair de lune, incastrato da fuoriclasse in schemi evocativi e, al contempo, innovativi, a Sergej Prokofiev con la Toccata op. 11 fino alle fulgenti armonie di Isaac Albéniz declamate in Asturias. I pianoforti si intrecciano, ognuno declina il proprio idioma, si incontrano, si lanciano in fughe su binari paralleli. E recitano a meraviglia l'idioma argentino di Astor Piazzolla (Libertango) asciugandolo con la carta vellutata degli stilemi classici e intingendolo in una passionale improvvisazione...Oltre un'ora di bellezza in musica, con compassionevole sguardo verso chi lamenta  ancora una distanza abissale  tra jazz e musica classica"